La notifica di scarto nella fatturazione elettronica
Quando il fornitore invia il file .xml al Sistema di Interscambio all’interno del processo di fatturazione elettronica, esso viene sottoposto ad una serie di controlli per garantirne il corretto inoltro. Nel caso in cui il file non superi i suddetti controlli la fattura viene scartata. Ecco cosa fare in caso di notifica di scarto.
Le fatture tra privati (B2B) dal 1°gennaio 2019 dovranno essere obbligatoriamente emesse tutte in formato elettronico e inviate al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate che, successivamente ai controlli, si occuperà di recapitare il documento.
Istituito dalla Legge Finanziaria del 2008, il Sistema di Interscambio riceve le fatture elettroniche, ne valida e gestisce i flussi, effettua le verifiche sui dati, recapita le fatture al destinatario; inoltre, provvede ad inviare i documenti alla Ragioneria Generale di Stato per il monitoraggio della finanza pubblica.
Nel momento in cui riceve una fattura, il Sistema controlla i dati in essa contenuti per prevenire contenziosi e accelerare eventuali rettifiche. In particolari, i dati controllati riguardano l’unicità e l’integrità del file, la sua autenticità, la conformità del formato, la validità del contenuto. Nel caso in cui il documento non superi i controlli il Sistema, entro 5 giorni dalla data di emissione, invia una “ricevuta di scarto” al trasmittente, contenente il codice di errore per procedere alla correzione del file e al successivo re-inoltro. L’elenco dei codici degli errori si trova nell’appendice 1 del documento ufficiale dell’Agenzia delle Entrate allegato al provvedimento numero 89757/2018 del 30 aprile 2018.
Se, invece, il file supera le verifiche senza problemi, il Sistema di Interscambio invia al trasmittente una ricevuta in cui viene comunicato l’esito positivo sia dei controlli che della consegna o messa a disposizione del ricevente della fattura elettronica inviata.