Contributi a Fondo Perduto 2021 per partite IVA
L’approvazione del Decreto Sostegno ha visto la conferma di alcune misure annunciate nelle settimane precedenti e l’introduzione di importanti novità, soprattutto per quanto riguarda i ristori alle imprese e ai titolari di partita IVA. Con il provvedimento definitivo, presentato ufficialmente dal Presidente Draghi, i contributi a fondo perduto verranno concessi secondo il criterio della perdita di fatturato, utilizzando un’apposita piattaforma che gestirà le richieste dei beneficiari e i relativi pagamenti degli importi dovuti.
Vediamo nel dettaglio qual è il meccanismo con cui saranno elargiti i contributi, attraverso l’apposito sito web dedicato alla presentazione delle domande online, gli importi e le modalità previste per accedere ai sostegni economici.
l Decreto Sostegno prevede nuovi requisiti di accesso ai ristori messi in campo dal Governo Draghi, che andranno a sostituire definitivamente il criterio dei Codici Ateco. Sarà, infatti, la perdita di fatturato il requisito principale grazie al quale le imprese e i titolari di partita IVA potranno accedere ai contributi a fondo perduto. Nello specifico, gli indennizzi potranno essere richiesti dai soggetti che hanno registrato un calo di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30% calcolato sul valore medio mensile.
Il meccanismo sarà articolato in cinque fasce, e offrirà a seconda delle dimensioni dell’attività economica un sostegno tra il 20% e il 60% del calo medio mensile. Gli importi riconosciuti partiranno da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 per gli altri soggetti, fino ad un massimo di 150 mila euro.
Ecco come verrà calcolata l’entità del contributo in base alle 5 fasce previste:
- 60% per i soggetti con ricavi o compensi fino a 100.000 euro;
- 50% da 100.000 a 400.000 euro;
- 40% da 400.000 a 1 milione di euro;
- 30% da 1 a 5 milioni di euro;
- 20% da 5 a 10 milioni di euro.
In pratica, dopo aver calcolato il calo di fatturato del 2020 rispetto al 2019, si dovrà dividere per 12 (ottenendo il calo medio mensile), e su quest’ultimo dato si calcola la percentuale (che va dal 20 al 60%) per determinare l’importo del contributo spettante.
I beneficiari potranno decidere se ricevere gli indennizzi tramite bonifico bancario oppure utilizzarlo come credito d’imposta in compensazione.